Panorama dalla Grande Piramide (Prato Piazza)

Panorama dalla Grande Piramide (Prato Piazza)

domenica 24 agosto 2014

FERRATA PUNTA ANNA

L'itinerario di oggi prevede la partenza dal Rifugio Pomedes (2303 m) per salire a Punta Anna (2731 m); scenderemo poi attraverso Ra Valles (2470 m) per tornare al Pomedes attraverso il sentiero Olivieri. Parcheggiamo la macchina nei pressi del bivio tra la strada che sale al Rifugio Dibona e quella per il Duca d'Aosta. 


In 30 minuti saliamo al Rifugio Duca d'Aosta.


Continuiamo la salita verso il Rifugio Pomedes.



C'è pochissima gente nei sentieri così, durante la salita, riusciamo a vedere anche una marmotta.


In altri 40 minuti saliamo al Pomedes.


Da qui iniziamo a vedere bene la Marmolada.
















Una panoramica verso le Tofane.




Ci dirigiamo a nord-ovest verso l'attacco della ferrata.



Indossiamo l'attrezzatura in un piccolo pianoro poco prima della salita, abbastanza ripida ma breve, verso l'attacco della ferrata.


Ecco l'attacco.

I primi tratti attrezzati.

La ferrata fino a Punta Anna è interamente composta da cavi d'acciaio. Di seguito alcuni dei tratti più esposti.




Una panoramica verso la Conca Ampezzana.

Un altro tratto verso Punta Anna.

Il Rifugio Dibona.

La Tofana di Rozes.


Giungiamo quindi ad una cengia abbastanza esposta.

E infine arriviamo alla base dell'ultima salita verso Punta Anna. Qui è praticamente verticale.


Giungiamo a Punta Anna in poco più di 2 ore, un tempo maggiore rispetto a quello normale di percorrenza, ma corretto se contiamo qualche attesa per la gente che ci precedeva nella ferrata e le pause per le foto. Qui facciamo una sosta abbastanza lunga per mangiare qualcosa.

Procediamo verso Ra Valles e oltrepassiamo il bivio che porta al Rifugio Giussani.


Ecco la cengia più esposta di tutto il percorso.


Una panoramica scattata poco dopo la cengia verso Ra Valles.

Arriviamo al bivio che permette di salire alla cima o di scendere a Ra Valles. Prendiamo quest'ultimo sentiero e concludiamo praticamente la ferrata. Sarebbe bello salire alla Tofana di Mezzo, ma sono le 15.40 e, optando per la cima, sarebbero necessarie altre 2 ore fino alla stazione a monte della funivia che, al nostro arrivo, sarebbe già chiusa. Dato che non ci sarebbe alcun rifugio in cui dormire, dovremmo salire alla Tofana di Dentro e scendere al Bivacco Baracca degli Alpini in altre 2 ore, trovandoci ancora nel sentiero dopo il tramonto.

Ecco la stazione a monte in cima alla Tofana di Mezzo.

Ra Valles, alle quattro di pomeriggio di un giorno di metà agosto, è deserto. Dopo Punta Anna non abbiamo più incontrato nessuna persona e non l'avremo più incontrata fino al parcheggio.

Dopo aver mangiato qualcosa ripartiamo verso il Rifugio Pomedes per il sentiero Olivieri.

L'inizio del sentiero attrezzato.

Una scala che incontriamo nella prima parte del sentiero.


In vista del Pomedes alle 18.


Arriviamo al parcheggio quando è praticamente buio e inizia a fare parecchio freddo.

venerdì 22 agosto 2014

FALORIA

Dopo una lunga attesa, finalmente a metà novembre 2013 nevica praticamente per la prima volta anche nei fondovalle. Decidiamo così di salire al Rifugio Faloria (2123 m) e, in seguito, al Capanna Tondi (2327 m). Si tratta di un periodo ottimale per intraprendere questa escursione invernale: a fine novembre, infatti, aprono gli impianti di risalita e ciò rende impossibile percorrere questo sentiero, dato che si trova proprio sulle piste da sci. Solo da aprile sarà nuovamente possibile salire per questa via, ma ormai ci sarà pochissima neve, anche perché gli impianti del Faloria sono normalmente gli ultimi a chiudere, non solo nell'area di Cortina, ma anche all'interno di tutto il comprensorio Dolomiti SuperSki. Parcheggiamo nei pressi di Rio Gere (1698 m).

Il sentiero è inizialmente abbastanza pianeggiante.

Proseguendo il sentiero si fa più ripido, anche se solo in alcuni punti si osserva particolarmente.


Questo è il canalone Staunies: si tratta di una pista da sci praticamente verticale che, a causa dell'esposizione nord, è molto spesso ghiacciata e quindi pericolosa, e per questo viene aperta solo in particolari circostanze favorevoli. Pensate che non viene nemmeno battuta per la sua ripidità!

Un piccolo pino innevano lungo il percorso.

Nell'ultimo tratto verso il rifugio Faloria gli alberi divengono sempre più radi e il paesaggio si apre verso la conca ampezzana. 
Cortina d'Ampezzo.


Eccoci arrivati al Faloria dopo 2 ore di cammino a passo molto lento perché il panorama è davvero bello. Intanto vediamo un sacco di gatti delle nevi già pronti per la stagione invernale.



Dopo aver mangiato ripartiamo per salire al Capanna Tondi. In questo tratto la salita si fa un po' sentire!



In avvicinamento al rifugio...


Una panoramica in cui potete notare entrambi i rifugi.

Il Faloria visto dal Tondi.

Giungiamo al secondo rifugio dopo 1 h e 20 min di cammino. Sono quasi le 16 e decidiamo di utilizzare alcune sdraio nei pressi del rifugio. Oggi è proprio una giornata di riposo per noi! Qui tesiamo un orologio che uno di noi ha comprato da poco: siamo circa a 0 gradi.

Iniziamo la discesa. Sono già le 17 quando osserviamo una nuvola dagli stani colori. 

Il Tondi al tramonto visto dal Faloria.

Nei pressi del parcheggio alle 19. La temperatura è appena sotto zero.