Panorama dalla Grande Piramide (Prato Piazza)

Panorama dalla Grande Piramide (Prato Piazza)

mercoledì 30 luglio 2014

VAL GARDENA - Giorno 3

GIORNO 3: RIFUGIO PUEZ (2475m) - PASSO GARDENA (2121m) - RIFUGIO PISCIADÙ (2583m) - SELVA GARDENA (1563m)

Oggi abbiamo deciso di scendere al Passo Gardena per poi andare al Rifugio Pisciadù e, infine, terminare il giro a Selva Gardena. Un giro non troppo lungo però, dovendo essere in valle nelle prime ore del pomeriggio, decidiamo di partire abbastanza presto, alle 7.30 circa. La temperatura è sicuramente sotto zero perchè le pozzanghere del giorno prima ora sono ghiacciate. Queste sono alcune foto scattate poco dopo il Rifugio Puez.

Arriviamo nei pressi di Forcella de Crespeina in meno di un'ora. 

Subito dopo la forcella, affrontiamo una discesa a gradini e ci troviamo davanti ad una distesa di neve da dover oltrepassare per raggiungere Forcella Cir. Da questa foto si può vedere un pezzo di sentiero sulla sinistra.


Passata Forcella Cir, troviamo una piacevole discesa che ci accompagna fino agli ultimi tornanti prima di Passo Gardena. In questo tratto non c'è neve.




Eccoci a Passo Gardena. Facciamo alcune foto e prendiamo subito il sentiero 666 per il Rifugio Pisciadù. 




Il sentiero per il rifugio è composto da un primo tratto, abbastanza pianeggiante, che ci porta verso est, e, a seguire, da un ripido canalone che, salendo a tornanti, porta al rifugio. Questo tratto, essendo a nord, era completamente innevato a inizio luglio. Abbiamo valutato la via migliore da seguire e abbiamo puntato direttamente all'attacco della ferrata, nella parte alta del canalone. La neve era molto molla, date le temperature relativamente elevate, soprattutto nelle zone in cui batteva il sole, ed era quindi molto scivolosa. Data la pericolosità della via, non siamo riusciti a fare nessuna foto. Queste sono due vedute verso Passo Gardena dal punto in cui inizia la ferrata. 

Ed ecco un tratto attrezzato.

Terminato il canalone ci aspetta un paesaggio mozzafiato. 

C'è moltissima neve. Questo è il sentiero poco prima del rifugio, e noi siamo poco più alti dell'enorme massa bianca.


Arriviamo al rifugio dopo 1h e 50min da Passo Gardena e qui consumiamo il nostro pranzo. Non c'è molta gente. 

 Una foto verso il Sella.

 E una verso l'Alta Badia. 

Per il ritorno scegliamo una via diversa rispetto a quella che abbiamo percorso all'andata. Apriamo una nuova traccia sulla neve meno ripida, e raggiungiamo un pezzo del sentiero segnato. Da qui riusciamo a fare una foto.

Torniamo a Passo Gardena e prendiamo il sentiero che scende verso Selva. Nei pressi dell'arrivo della cabinovia Dantercepies, in ristrutturazione nell'estate 2013, ci troviamo di fronte ad una venuta verso la Val Gardena. E così terminano i nostri tre giorni di escursioni.

VAL GARDENA - Giorno 2

GIORNO 2: RIFUGIO FIRENZE (2040m) - PIZ DE PUEZ (2918m) - RIFUGIO PUEZ (2475m)

Dopo un bel riposino, siamo pronti per affrontare il secondo giorno della nostra gita, che prevede di raggiungere il rifugio Puez in 2h e 50m, per poi salire al Piz de Puez in 1h 30min e tornare nuovamente al Puez per passare la notte. Così partiamo poco prima delle 9 dal Rifugio Firenze.

La giornata promette bene. Iniziamo a percorrere il sentiero 3, inizialmente molto pianeggiante, che, attraverso prati erbosi, e ci porta in direzione della forcella de Sieles.

Quando iniziamo a vedere la forcella scopriamo anche un tratto innevato. Seguiamo così la traccia già segnata da precedenti escursionisti, dove non affondiamo troppo.

Arriviamo all'ultima salita prima della forcella. E' abbastanza ripida!

Questo è il paesaggio che ci accoglie dopo la salita. 

Dopo un tratto di via attrezzata, molto breve e poco esposto, il sentiero prosegue in falsopiano fino al rifugio. Qui troviamo parecchia gente, che probabilmente è salita da Selva, la via più semplice per il rifugio.

Consumiamo il nostro pasto e svuotiamo un po' gli zaini al rifugio, dove scopriamo che la camerata è già piena di gente. Altro che tutti quei letti liberi del rifugio Firenze! Comunque ci rimettiamo subito in marcia verso il Piz de Puez.

Dopo alcuni tornanti il sentiero si fa più stretto, e anche qui dobbiamo più volte attraversare zone di neve e deviare rispetto alla via segnalata.

Eccoci finalmente alla cima! E' la più alta del gruppo del Puez, ma siamo comunque un po' più bassi rispetto alla cima di ieri. Il paesaggio è molto simile a quello che abbiamo potuto osservare dal Sass Rigais, ma la giornata è molto più bella.

Queste sono alcune foto che abbiamo scattato dalla cima.
La Marmolada.

Il Sella.

Due foto verso la Val Pusteria dove possiamo vedere, oltre alla Cresta di confine, il parco Fanes-Sennes-Braies.



































Il Civetta.

Il Gruppo di Fanis, dietro al quale si intravedono le Tofane.

Un altro sguardo verso Cortina.

Torniamo al rifugio per l'ora di cena. Più tardi decidiamo di fare ancora alcune foto. Ecco Selva.

Si sta alzando molto vento e inizia a fare veramente freddo: la neve ormai non si scioglie più. Siamo vicini agli 0 gradi. Torniamo allora al rifugio e ci prepariamo per il terzo giorno.

VAL GARDENA - Giorno 1

GIORNO 1: SANTA CRISTINA VAL GARDENA (1428 m) - SASS RIGAIS (3025 m) -
RIFUGIO FIRENZE (2040 m)


In questi primi giorni di Luglio decidiamo di fare un’escursione della durata di tre giorni, che da Santa Cristina in Val Gardena, ci porterà a Passo Gardena, attraverso i rifugi Firenze e Puez. Così eccoci alle 10.30 a Santa Cristina, dopo aver acquistato, presso i negozi del paese, le provviste per tutta la gita.

Eccoci ad un lago, più o meno a metà percorso, che ci offre dei magnifici riflessi delle montagne circostanti.

Nel cielo sono già presenti dei cumuli nuvolosi, ma le previsioni davano bassa probabilità di precipitazioni e soprattutto assenza di temporali, una condizione molto importante per chi vuole percorrere una via ferrata.

Eccoci al Rifugio Firenze, a 2040 m, dopo 1h e 20min di cammino.

Proseguiamo subito verso la cima del Sass Rigais, decidendo di consumare il nostro pranzo più avanti.

Il sentiero prosegue tra i prati verdi e le mucche al pascolo, fino ad un pianoro che precede l’inizio del canalone che conduce alla vetta.

Il canalone pieno di neve e così siamo costretti a fare alcune deviazioni rispetto al sentiero normale, ma già il paesaggio si sta facendo molto più bello. Qui ci coglie anche un po’ di pioggia.

Dopo il primo tratto attrezzato molto semplice, ci troviamo a percorrere un sentiero poco esposto, prima su prato, e poi su roccia. Abbiamo fatto le foto di questo tratto al ritorno perché, a causa della pioggia, non siamo riusciti ad usare molto la macchina fotografica.
Il paesaggio, però, è già molto bello.

Ecco che iniziamo a vedere il gruppo del Sella.

Alle 16.30 arriviamo in vetta, a 3025m.


Sono molte le nubi che coprono il paesaggio. Diamo uno sguardo alla Cresta di confine.

E al Sella.

Fortunatamente verso le 18 il cielo si apre, e iniziamo a fare foto stupende.
Un tratto di via ferrata.

Il Gruppo del Sella.

Uno sguardo verso il Rifugio Firenze, con il Sassolungo sullo sfondo.
Un altro tratto del sentiero attrezzato.



Ed eccoci di nuovo sul sentiero per il rifugio. Sono già passate le 20, così aumentiamo un po’ il passo per non arrivare troppo tardi al rifugio.

Nonostante un po’ di brutto tempo, siamo soddisfatti della giornata, soprattutto per il paesaggio che ci ha offerto verso sera. La ferrata, complessivamente, non è stata difficile: dopo il primo canalone abbastanza ripido ma breve, il percorso è formato da due semplici tratti attrezzati, separati da un sentiero non molto esposto, prima su erba e poi su roccia. Al ritorno avevamo pensato di scendere per il sentiero a nord-est, invece che ripercorrere lo stessa via sud dell’andata. Tuttavia c’era troppa neve lungo il percorso che, oltre ad aumentare notevolmente i tempi di percorrenza, avrebbe potuto bloccarci in qualsiasi punto.
Terminiamo la giornata con un meritato riposo.